Indirizzo
Viale Giulio Cesare, 275
Novara
Orari
Lun, Mer, Ven: 8:30 – 19:00
Mar, Gio: 8:30 – 20:00
Sabato su prenotazione
ASIAMO ORGOGLIOSI DI AVERE NELLA NOSTRA STRUTTURA L’AMBULATORIO DI ECOCARDIOGRAMMA COLOR-DOPPLER TRANS-ESOFAGEO (TEE).
Grazie al costante investimento in tecnologia, è disponibile l’ECOGRAFO HD ESAOTE MyLab™Twice dotato di apposita sonda TEE
INDICAZIONE ALL’ ECOCARDIOGRAMMA COLOR-DOPPLER TRANS-ESOFAGEO (TEE)
L’ecocardiogramma color-doppler trans-esofageo (TEE) disponibile presso la Bonvini Medical Services SRL di viale Giulio Cesare 275 a Novara, è un esame che, grazie alla dotazione di un modernissimo ecografo di ultima generazione della ESAOTE, modello MyLab™Twice con tecnologia eHD, attraverso gli ultrasuoni trasmessi da una sonda ecocardiografica specificatamente dedicata (che viene introdotta dalla bocca e fatta scendere dall’operatore delicatamente nell’esofago), permette una visualizzazione più ravvicinata e dettagliata delle strutture cardiache.
Grazie infatti agli stretti rapporti anatomici esistenti tra l’esofago toracico, il cuore e i grossi vasi mediastinici la sonda viene a trovarsi praticamente a contatto delle strutture cardiache, senza interposizione d’aria, osso o grasso permettendo quindi un’eccellente visualizzazione del campo di esplorazione principale delle valvole (mitrale, aortica, polmonare, tricuspide ecc…) sia native sia protesiche, nella diagnosi di endocardite e di masse endocavitarie, a cominciare dai trombi, nelle cardiopatie congenite e, infine, nelle patologie dell’aorta toracica.
Presso la nostra struttura l’esame è disponibile in forma privata, eseguito dal Dott. Danilo Santo, che può vantare la CERTIFICAZIONE DI COMPETENZA IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE conseguita presso Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare (SIEC) fin dal 2009.
LE CONTROINDICAZIONI ALL’ ECOCARDIOGRAMMA COLOR-DOPPLER TRANS-ESOFAGEO (TEE)
Costituiscono principali controindicazioni all’esecuzione dell’ecocardiogramma trans-esofageo le patologie gastro-esofagee, recenti eventi ischemici cerebrali, traumi toracici, esiti di radioterapia mediastinica.
Il paziente è comunque tenuto a comunicare al medico la presenza di eventuali: infezioni gravi, allergie a farmaci, glaucoma, malattie polmonari, precedenti interventi chirurgici nel tratto gastrointestinale, malattie del fegato, difficoltà alla deglutizione. L’ecocardiografia transesofagea è comunque una metodica estremamente sicura ed è improbabile che si verifichino delle complicazioni.
ESEMPI DI POSSIBILI INDICAZIONI DIAGNOSTICHE
Nella patologia valvolare la tecnica transesofagea consente di visualizzare con precisione i volumi e i meccanismi dell’insufficienza mitralica, al fine di valutare l’indicazione chirurgica e, nel caso, indirizzare verso la valvuloplastica o la sostituzione valvolare.
Anche in caso di stenosi mitralica la maggiore vicinanza della sonda consente di studiare non solo l’orifizio valvolare, ma anche le strutture sottovalvolari.
Il limite dell’ecografia transtoracica nella valutazione delle protesi valvolari metalliche, dato dal riverbero degli ultrasuoni che maschera le strutture adiacenti, è superato dalla procedura trans-esofagea, in grado di mostrare trombi e vegetazioni molto piccoli (sensibilità e specificità più elevate).
Tra le indicazioni che interessano la medicina generale vi è anche la diagnosi di endocardite infettiva. In questo caso l’ecocardiografia trans-esofagea è più sensibile ed ugualmente specifica della tecnica toracica tradizionale, perché permette di visualizzare vegetazioni dell’ordine anche inferiori ad 1 mm; essa consente, inoltre, di seguire l’evoluzione di eventuali complicanze, quali gli ascessi.
Inoltre è noto che circa il 15% degli ictus cerebrali è provocato da emboli in partenza dal cuore: l’esame può scoprire la fonte di embolizzazione con una buona sensibilità se il trombo è nell’atrio o nell’auricola di sinistra. E’ inoltre possibile, con la via trans-esofagea, vedere il fenomeno del contrasto spontaneo, legato alla stasi sanguigna e presente soprattutto nell’atrio e nell’auricola sinistra, particolarmente nei soggetti con fibrillazione atriale, protesi mitraliche o stenosi mitralica. Alla presenza di questi “echi” spontanei è stato attribuito valore di condizione pre-trombotica, ed è quindi chiara l’importanza di questa informazione per il comportamento terapeutico.